Dall’Uzbekistan con la gioia! Gli artisti dell’opera del Teatro Accademico di Stato Bolshoi di Tashkent Madina Muhammadieva e Kamoliddin Muhammadiev aprono la 26-esima edizione di “Musica dal Mondo” - Festival Internazionale dei Cori e delle Orchestre Giovanili a Perugia. Tra innumerevoli eventi ed iniziative promosse e organizzate da Aida Abdullaeva, la fondatrice dell’Associazione Culturale Internazionale “Progetto Angeli”, quella di far emergere i giovani talenti uzbeki e portarli sui palcoscenici internazionali si è rivelata un vero successo! Grazie al Maestro Mauro Branda, fondatore dell’Associazione “Quintessenza Italiana” di Deruta che personalmente ha curato ogni aspetto di questa tournée, i nostri connazionali hanno potuto mostrare la loro bravura non solo a Deruta e a Perugia, ma anche partecipare alle audizioni per giovani cantanti lirici al prestigioso concorso di Spoleto. Il Teatro Accademico Statale Bolshoi dell’Opera e del Balletto intitolato ad Alisher Navoi di Tashkent, da dove vengono gli artisti dell’opera, è il teatro principale dell’Uzbekistan, il suo orgoglio nazionale e un centro attraente della cultura musicale e teatrale di tutta l’Asia Centrale. Durante nove decenni della sua storia il palcoscenico del teatro ha visto i veri capolavori dell’opera e del balletto classico di fama mondiale: “Eugene Onegin” di Čajkovskij, “La sposa dello zar”, N. Rimsky-Korsakov, “Carmen”, J. Bizet, “Il trovatore”, “Aida”, “Rigoletto” di J. Verdi, balletti – “Spartacus” di A. Khachaturian, “Don Juan” di L. Feigin, “Porgy and Bess” di J. Gershwin, “Romeo e Giulietta” di S. Prokofiev, “Il barbiere di Siviglia”, J. Rossini, Faust, S. Gounod, Giselle, A. Adan, ecc., insieme a spettacoli uzbeki: “I trucchi di Maysara” di Yudakov, “Buyuk Temur” di A. Ikramov, “Umar Khayyam” di M. Bafoyev, “La via del trono” di N. Zakirov, “Tahir e Zuhra”, T. Jalilov ed ecc. Grazie a questo ricco patrimonio, all’atmosfera multietnica e multiculturale, alla fedeltà alle tradizioni e nello stesso tempo alla ricerca di nuove forme di arti musicali e sceniche, il Teatro intitolato ad Alisher Navoi può mirare ad entrare nella lista dei migliori teatri lirici del mondo. Inoltre, il teatro dell’opera è ancora un’istituzione culturale di grande importanza in Uzbekistan, è considerato un vero e proprio tempio della musica; assistere ad una rappresentazione è un’esperienza indimenticabile. La Direzione del Teatro Accademico Statale Bolshoi dell’Opera e del Balletto ammette volentieri i giovani talenti nello staff, offrendo loro la possibilità di sviluppare le caratteristiche essenziali dell’artista lirico, sia vocali che musicali, teatrali e culturali, e investe nella preparazione degli allievi anche all’estero. Proprio per questo, è stata possibile la visita in Italia di Madina Muhammadicva e Kamoliddin Muhammadiev. Durante la Masterclass di canto lirico tenuta dal celebre mezzosoprano Gloria Banditelli, organizzata da Quintessenza italiana con la preziosa collaborazione dall’Associazione culturale S. Anna di Deruta e del maestro Carlo Segoloni, gli artisti uzbeki hanno potuto scoprire al meglio il linguaggio operistico e l’uso del recitativo. Ciò permette ai personaggi di esprimere i loro pensieri e sentimenti in modo diretto e immediato, creando un forte legame emotivo con il pubblico, usando una maggiore varietà di toni e inflessioni. Infatti, durante il concerto inaugurale nella Chiesa di S. Antonio Abate a Perugia gli artisti hanno “intrecciato un entusiasmante dialogo coi presenti grazie alla esposizione di arie celebri del repertorio italiano, da Rossini a Puccini, al poderoso Verdi dell’Attila, al fragrante duetto del “Là ci darem la mano” e poi hanno proseguito con il duetto della “Vedova allegra” e l’intramontabile “O sole mio”. Il Maestro Stefano Ragni, pronunciando queste parole, aggiunge: “gli applausi hanno raggiunto l’apice di una serata che non poteva essere realizzata nella maniera migliore, coinvolgendo nel successo la pianista torgianese Alessia Cecchetti ottima tastiera concertante”. Il Maestro, mettendo in evidenza il valore del Festival, sottolinea che la manifestazione “crea un arco virtuoso di umanità e di inclusione: un dialogo che spazia tra paesi lontani e realtà culturali da conoscere e da apprezzare”. Per il Maestro Mauro Branda, il rappresentante di “Quintessenza italiana”, l’evento “è da incasellare come occasione di crescita e di stimolo verso un paese emergente dalle enormi risorse naturali che offre prospettive di reciprocità nel segno anche di questa attrazione esercitata dal canto italiano”. I temi di internazionalizzazione, di inclusione e dell’importanza degli scambi culturali sono stati discussi anche durante la conferenza stampa svoltasi venerdì il 28 febbraio nel Salone d'Apollo (Palazzo della Penna a Perugia) dove sono stati presenti i solisti del Teatro Accademico Statale Bolshoi di Tashkent. Nel corso della conferenza l’Assessore del Comune di Perugia, Fabrizio Croce, il direttore artistico Maestro Salvatore Silivestro, il Maestro Stefano Ragni, hanno presentato il calendario dei concerti del Festival Internazionale “Musica dal Mondo” e, assieme ai rappresentanti delle associazioni culturali nazionali e internazionali, hanno mostrato tanto entusiasmo e voglia di continuare il dialogo che si è venuto a creare tra l’Italia e l’Uzbekistan. La partecipazione alla diretta radiofonica presso lo studio di “Moon radio libera Deruta”, organizzata dal giornalista e conduttore cileno Alfonso Ossandón Antiquera, ha rappresentato un altro trampolino di lancio per i giovani talenti uzbeki: Madina Mukhammadieva, soprano, e Kamoliddin Mukhammadieva, basso, hanno avuto la possibilità di cantare a cappella e offrire ai numerosi ascoltatori italiani la possibilità di ammirare il loro talento. Assieme all’intervistatore, il Maestro Mauro Branda, i cantanti hanno ripercorso le tappe importanti delle loro carriere e hanno espresso la loro gratitudine per questa nuova collaborazione con i colleghi italiani. “Questa tournée è un esempio pratico di come si può creare una rete di eventi e occasioni in grado di agevolare la promozione e la diffusione delle attività di scambio interculturali”, ha affermato Mauro Branda. “L’arte operistica rappresenta, quindi, il veicolo ideale per importare in Italia le risorse culturali che possano creare eventi, scambi, nuove conoscenze. L’arte, la musica, il folklore rappresentano i nostri valori e sono considerati elementi essenziali della nostra vita quotidiana”. Aida Abdullaeva, la fondatrice dell’Associazione Culturale Internazionale “Progetto Angeli” ha sottolineato: “Sono molto lieta di vedere la buona riuscita di questa tournée dei giovani artisti del Teatro Accademico Statale Bolshoi in Italia, perché si inserisce bene nell’ambito delle attività di scambio interculturali tra i nostri Paesi che porto avanti da anni. Penso, che siamo riusciti a raggiungere le principali finalità del progetto: la condivisione dei veri valori, la crescita personale dei partecipanti attraverso l’ampliamento degli orizzonti culturali e l’educazione alla comprensione reciproca e alla pace. Ringrazio con il cuore tutti coloro che hanno aiutato e reso possibile questa bellissima avventura: L’Ambasciata d'Italia a Tashkent, Uzbekistan; L’Ambasciata dell'Uzbekistan a Roma, Italia; La Direzione del Teatro Accademico Statale Bolshoi dell’Opera e del Balletto intitolato ad Alisher Navoi di Tashkent, Uzbekistan; La Regione Umbria, il Comune di Deruta, il Comune di Perugia, l’Università per Stranieri di Perugia, Italia; L'Associazione A.Gi.Mus, Italia; L’Associazione Borgo Sant'Antonio-Porta Pesa, Italia; L’Associazione culturale S. Anna di Deruta, Italia; L’Associazione “Quintessenza Italiana” di Deruta; Italia; La stazione radio “Moon radio libera Deruta”, Italia, e tantissimi amici in Italia e all’estero”.